Molto interessante, grazie per la condivisione.
Possiamo aggiungere almeno Bradesco e Goldman Sachs; e Mizuha Financial, Grupo XP, Banco do Brasil, BMO Financial Group, Royal Bank of Canada, BTG Pactual.
Solo due settimane fa, il governo di Perù ha concesso il diritto esclusivo alla Cina di gestire il porto di Chanchay in Peru.
Ora vari gruppi d’affari stanno spingendo per la costruzione di una strada tra il porto e lo stato brasiliano di Acri attraverso l’Amazzonia, per accelerare l’accesso al commercio marittimo con la Cina, al costo di più danni alla foresta pluviale amazzonica. Probabilmente questo significa che presto potremo aggiungere almeno una banca cinese alla lista.
Qualcuno si aspetta un cambiamento a causa di queste elezioni? La soppressione dei cittadini -soprattutto delle donne- continuerà, non importa chi sarà il prossimo presidente.
Forse non lo capisco, ma non so cosa fare con questo articolo.
Speriamo che l’Australia e la Cina si avvicinino, ma a causa dei Panda?
Albanese diceva di aver sollevato il tema del bullismo militare con Li, perché le navi australiane hanno incassato di recente azioni ostili da parte della Marina e dell’Aviazione militare cinese (come l’uso pericoloso di sonar da parte di una fregata cinese).
E gli ha chiesto anche notizie di Yang Hengjun, uno scrittore cinese naturalizzato australiano condannato a morte lo scorso febbraio (e lui non è l’unico con un tale destino).
Durante la conferenza stampa, in sala c’era anche Cheng Lei, una giornalista australiana (di origine cinese) che ha trascorso tre anni in una prigione di Pechino per “aver diffuso all’estero segreti statali” (anche se la corte non ha mai detto quali fossero esattamente questi segreti), ed è stata rilasciata nel 2023.
Cheng era in sala per seguire l’evento con Albanese e Li come giornalista. Un dipendente dell’ambasciata cinese, seduto davanti a lei, si è alzato per impedirle di essere ripresa dalla telecamera della sua troupe. Cheng ha cambiato posto, ma subito un altro uomo cinese si è parato davanti. Sono dovuti intervenire funzionari australiani per mettere fine alla farsa.
Cheng credeva che “i cinesi volessero impedirmi di fare domande che potessero dare una cattiva luce della situazione”. Era chiaramente un altro ‘bullismo’ dal parte della Cina. Ma le relazioni internazionali dovrebbero basarsi sul rispetto reciproco piuttosto che sui Panda. I gesti simbolici non compensano la mancanza di rispetto per i diritti umani.
(Un piccolo dettaglio: La settimana prima della conferenza stampa la giornalista Cheng è andata in scena in un teatro di Melbourne con un testo scritto assieme a una dissidente cinese. “Ringrazio il premier di Pechino per l’ospitalità gratuita”, ha detto riferendosi ai tre anni trascorsi in un prigione cinese. “sarebbe bello poter ricambiare il favore”. Almeno la giornalista Cheng ha mantenuto il suo senso dell’umorismo.)
Scusate per il commento lungo.
In Italia un milione di ragazzi stranieri vive nel limbo
In Italia un milione di ragazzi stranieri vive nel limbo. È nato qui da genitori immigrati, è cresciuto e ha studiato nelle nostre scuole, eppure non ha ancora la cittadinanza italiana. Non solo: il tema, che sembrava centrale fino ad almeno un decennio fa, è scomparso dai radar della politica e delle istituzioni. Perché?
Vivono per strada più donne di quelle che pensiamo
Sono spesso sottostimate perché tendono a nascondersi, per stigma sociale o per sfuggire alle violenze, e i servizi di accoglienza sono generalmente pensati per gli uomini
Il database sembra perfetto per l’organizzazione. Farci sapere quando ci sono novità :-)
Molto impressionante. Ben fatto. Non lo so neanch’io, ma forse è una buona idea contattare la Fio.PSD?
Chiedi anche tu all’Italia di sostenere la Corte Internazionale di Giustizia (petitione)
La Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace invita i cittadini, le organizzazioni della società civile e gli enti locali a firmare l’Appello di Assisi (in allegato) e ad accrescere la pressione politica sul Parlamento.
As @onion@feddit.de already said, I cross-posted the article from an Italian-speaking community and didn’t change the link as I noticed that the petition is in English anyway. But it’s perfectly right that there should be correct language setting. I changed the link now. My apologies for the irritation.
I don’t speak this language and have no idea of this culture, but as always we must be careful as any literal translation from one language into another often conveys a different meaning, even when the words are the same.
Among others, the Tourism New Zealand website says about the haka and its origin:
Today, haka is used as a sign of respect and is performed on important occasions, such as sporting events, weddings, funerals, and powhiri (a traditional welcome).
Lorde performs one of her songs also in Maori (the song’s OV is in English, the song is called ‘Solar Power’). You may also be in interested in Olivia Foa’i, a singer who also performs in Gagana Tokelau, the indigenous language of Tokelau, a collection of atolls between Australia and Hawaii, and in this story.
Unfortunately, this is not only your country which is wasting time on meaningless (and sometimes harmful) things. If big (!) business is involved, there is no such thing as a “country” imho. It’s just big corporations and the rest.
Italian Blocking Demands: Following a Bad Example
While [Quad9’s] case in Germany has been found in favor of Quad9, we have been served with another demand from commercial interests in an EU nation to block domain names, again based on alleged copyright violations. Italian legal representatives have presented us with a list of domains and a demand for blocking those domains. Now we must again determine the path to take forward fighting this legal battle, in another nation in which we are neither headquartered nor have any offices or corporate presence.
Per la Romania, l’Italia ormai è “il paradiso dei criminali”
Decine di colletti bianchi condannati a Bucarest vivono in Italia e riescono a non essere estradati “grazie” alle pessime condizioni del loro sistema carcerario e ad altri cavilli. In quattro anni sono state negate 70 estradizioni. La maggior parte dei condannati sono politici, manager statali e imprenditori. Quasi tutti sono stati condannati per corruzione.
No, i modelli ‘tradizionali’ non funzionano. Fatti un favore, stai lontano da dove hai queste idee (e leggi le ricerche).
Grazie per il link.
Non è solo un problema nel settore della moda, ma in quasi tutti i settori industriali. Un attore importante all’interno della catena di approvvigionamento globale è la Cina, ad esempio, dove anche i diritti umani più fondamentali sono spesso ignorati nel modo in cui vengono prodotti i beni.
Ci devono essere nuovi regimi globali, accordi internazionali, leggi, e forsi altri azioni dalla politica, ma lo sviluppo più efficace verso un cambiamento deve venire da noi, i consumatori. Dobbiamo votare con i portafogli, ed è per questo che abbiamo bisogno di maggiore trasparenza e possibilità di ricerca investigativa e indipendente.
Se siete interessati a un documentario su questo, ce n’è uno su Arte (in francese con sottotitoli in italiano, 94 minuti): Cina e lavori forzati - SOS da un prigioniero
Proprio oggi ho letto un articolo su Dimon e Trump. Lo posto eccezionalmente in inglese (versione originale), anche perché è … beh, strano?
Host raises Trump ‘cognitive decline’ after ex-president forgets talk he had weeks prior